ACCORDO DI PIANIFICAZIONE SOTTOSCRITTO DA SINDACO DEL COMUNE E PRESIDENTE DELLA PROVINCIA PER LA REDAZIONE IN FORMA CONCERTATA DEL PAT DI MAROSTICA
PROTOCOLLO N. 20349 DEL 13/05/2020
PUBBLICATO ALL’ALBO PRETORIO DAL 18/05/2020 AL 02/06/2020
ACCORDO DI PIANIFICAZIONE SOTTOSCRITTO DA SINDACO DEL COMUNE E PRESIDENTE DELLA PROVINCIA PER LA REDAZIONE IN FORMA CONCERTATA DEL PAT DI MAROSTICA
PROTOCOLLO N. 20349 DEL 13/05/2020
PUBBLICATO ALL’ALBO PRETORIO DAL 18/05/2020 AL 02/06/2020
adozione giugno 2019
adozione giugno 2012
Link utili
indagine agonomica ambientale (pdf, 2MB) – presentazione
microzonazione (pdf, 9MB) – 01-microzonazione
terremoti (pdf, 2MB) – 02-terremoti
normativa (pdf, 5MB) – 03-marostica-normativa
rischio sismico (pdf, 7MB) – 04-rischio-effetti-faglie
microzonazione sismica per Marostica (pdf, 7MB) – 05-mz-marostica
pianificazioni (pdf, 4MB) – 06-pianificazioni
Il PAT è introdotto dal Documento Preliminare (DP), che individua gli obiettivi strategici per il territorio da affrontare con il PAT
La nuova Legge Urbanistica Regionale introduce l’obbligo nella fase di avvio della redazione del PAT di produrre un Documento Preliminare con lo scopo di fissare, così come previsto dall’art. n.3, gli obiettivi da raggiungere con il Piano. Questo elaborato costituisce il punto di partenza della nuova pianificazione e diventa funzionale all’apertura del dibattito con i cittadini, affinché le scelte, gli obiettivi, gli indirizzi, siano attuati nel massimo della trasparenza e con l’apporto dei “veri fruitori” della città.
Il Documento Preliminare, in quanto elemento cardine del percorso di elaborazione del PAT, è fondamentale per la rappresentazione delle dinamiche, positive e negative, che sono in atto all’interno del territorio comunale e sulle quali intervenire con il piano. Con esso infatti, vengono prefigurate le direttive strategiche che dovranno essere attuate attraverso il PAT e successivamente attraverso i vari Piani degli Interventi (PI) e degli strumenti attuativi (PUA).
Documento preliminare (file pdf, 1MB)
Allegato A (file pdf, 13MB)
Rapporto Ambientale Preliminare (RAP) – file pdf (10MB)
La Valutazione Ambientale Strategica (VAS) costituisce un nuovo strumento di “protezione ambientale” di derivazione comunitaria. Essa rappresenta l’estensione ai piani generali e di settore della valutazione di impatto ambientale (VIA) già vigente per i progetti di opere di una certa rilevanza. La finalità di questo strumento di valutazione, così come espresso dall’art. n. 4 della legge urbanistica regionale, è quella di “evidenziare la congruità delle scelte degli strumenti di pianificazione rispetto agli obiettivi di sostenibilità degli stessi, alle possibili sinergie con gli altri strumenti di pianificazione individuando, altresì, le alternative assunte nella elaborazione del piano, gli impatti potenziali, nonché le misure di mitigazione e/o compensazione da inserire nel piano.
La valutazione prevede la redazione di un “rapporto ambientale” in cui devono essere perciò individuati, descritti e valutati gli effetti significativi che l’attuazione del piano potrebbe avere su tutte le componenti ambientali rappresentate dalle matrici del Quadro Conoscitivo, nonché le ragionevoli alternative alla luce degli obiettivi e dell’ambito territoriale del piano o del programma.
Altro aspetto importante della VAS, che deriva dall’osservanza del principio di precauzione, è il fatto che essa deve essere effettuata nella fase preparatoria del processo decisionale, cioè prima che il piano sia adottato: è un processo che viene attivato simultaneamente al PAT e che lo ccompagna in tutto il suo iter di formazione.
Il Documento Preliminare deve essere accompagnato da un “Rapporto Ambientale Preliminare”, che contiene una prima verifica dei possibili impatti ambientali significativi derivanti dall’attuazione del Piano, individuati sulla base dei contenuti del Documento Preliminare, e che sarà sottoposto a parere preventivo da parte della Commissione Regionale per la VAS allo scopo di definire i contenuti del Rapporto Ambientale e il livello di dettaglio delle informazioni da includere nel rapporto stesso.
Lo schema a seguire, mette a confronto i due processi di PAT e VAS, evidenziando il ruolo centrale assunto dagli istituti della partecipazione e concertazione:
Il Piano di Assetto del Territorio (PAT), istituito dalla Legge Regionale 11/2004, è uno strumento di pianificazione comunale, che sostanzialmente costituisce la parte strategica del vecchio PRG e considera solo gli aspetti fondamentali o strutturali del territorio, fissandone gli obiettivi di sviluppo, tutela e conservazione.
Il PAT deve dare poche idée, ma chiare, per poi cedere la parola ad uno strumento attuativo (Piano degli Interventi: PI).
Le sue caratteristiche innovative rispetto al PRG sono di seguito elencate.
– Particolare attenzione alla coerenza con gli strumenti pianificatori di livello superiore (Piano Territoriale Regionale di Coordinamento e Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale).
– Attenzione alla concertazione con tutti i soggetti pubblici.
– Partecipazione alla fase pianificatoria di associazioni economiche e sociali nonché dei singoli cittadini, attraverso l’istituto obbligatorio della Consultazione.
– Attenzione alle valenze ambientali, che potrebbero essere compromesse da scelte non attentamente ponderate, per la cui tutela viene istituito lo strumento della Valutazione Ambientale Strategica (VAS): nasce con il PAT e ne accompagna la redazione.
IL PAT individua gli ambiti da riqualificare, valorizzare o da tutelare e le aree idonee a migliorare la qualità urbana.
Introduce nuovi concetti:
Invarianti, che sono le peculiari valenze ambientali paesaggistiche e idrogeologiche da tutelare;
ATO (ambito territoriale omogeneo) nei quali viene ripartita la possibile crescita edilizia; gli ATO costituiscono l’occasione per stabilire i parametri fondamentali per il dimensionamento del piano;
per ogni ATO si devono stabilire alcuni parametri, come Superficie agricola utilizzata: SAU, per la quale è fissato un limite da non superare.
Il PAT è introdotto dal Documento Preliminare (DP), che individua gli obiettivi strategici per il territorio da affrontare con il PAT.
Il PAT è composto dai seguenti elementi.
– Relazione.
– Carta dei vincoli e della pianificazione territoriale (rappresenta i vincoli stabiliti da Stato e Regione).
– Carta delle invarianti (le situazioni di fatto da considerare necessariamente: geologia, idrogeologia, ambiente, paesaggio, architettura)
– Carta delle fragilità (suddivise in tre tipi: a) natura dei terreni al fine dell’edificazione; b) idraulica; c) ambientale-monumentale-paesaggistica).
– Carta delle trasformabilità (rappresenta l’esito delle prime tre).
– Norme.
– Banca dati de quadro conoscitivo.
Il Piano degli Interventi (PI), costituisce la parte complementare del PRC (Piano Regolatore Comunale), che ne precisa i dettagli attuativi, come ad esempio la localizzazione delle aree da destinare alla viabilità, ai servizi pubblici, alle varie attività (produttive, commerciali,residenziali…) e a tutto quanto serve allo sviluppo del territorio.
L’aspetto innovativo è costituito dalla ricerca della sinergia e della coerenza,anche temporale, tra gli interventi dei soggetti pubblici e privati e la volontà di porre fine alla frammentarietà dell’uso delle potenzialità edilizie, per limitare lo spreco del territorio.
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